Mundo de Noche, Italico, Cinema Adriano e oggi
Teatrino degli Illusi
Ricostruzione storica dal 1963 al 2011
“Vent’anni fa ero un ragazzo, felicemente fidanzato e una sera decisi di andare all’Italico con un gruppo di amici, così per curiosità. Volevamo vedere com’era fatto questo posto di cui si parlava tanto e vedere con i nostri occhi cosa succedeva là dentro. Ci siamo andati di nascosto dalle nostre fidanzate. Siamo arrivati presto, forse troppo presto perché nella sala..che poi era molto piccola..non c’era ancora nessuno. Mi ricordo le luci soffuse..anche se si vedeva tutto. C’erano delle sedie e noi siamo andati subito nell’ultima fila e quando sono arrivate le prime persone ci hanno guardato male…avranno pensato che eravamo un po’ scemi ad arrivare così presto per poi prenderci i posti più lontani dal palco..Comunque sul palco non c’era ancora nessuno anzi c’era un telo bianco di quelli per le proiezioni..ma non davano mica dei film..era così per intrattenere prima dello spettacolo..mi ricordo che fra il pubblico c’erano molti signori, più grandi di noi..noi li chiamavamo “gli abbonati” perché erano disinvolti e si vedeva che erano stati lì spesso, c’erano anche dei militari..invece in un angolo ricordo un gruppo di giovanotti perché ho pensato che erano proprio come noi..Bè ad un certo punto sento la sigla di Sanremo e vedo che sullo schermo parte il festival, quello dei cantanti, allora uno dal pubblico urla: “Sono andato via da casa perché c’era Sanremo e me lo proiettate qui??” Dopo un gran brontolare e qualche risata lo schermo è salito su ed è iniziato lo spettacolo. Uno spogliarello normalissimo. Ah! Ci siamo divertiti come dei matti! Più che altro ridevamo per ogni cosa..eravamo ragazzi..” (tratto dal racconto di un barista del quartiere San Donato)
“Ci ho lavorato nel 1982 e ho fatto un solo servizio (che non mi hanno mai pagato). Ai tempi era gestito ancora da René, mitico personaggio della notte bolognese, ideatore e gestore di quello che tutti ancora oggi chiamano Italico ma che allora si chiamava ancora Mundo de Noche. René aveva sempre una aria distinta. Girava per i tavoli con un bicchiere da sommelier al collo e assaggiava ogni bottiglia che serviva. Si racconta che René avesse un modo un po’ artigianale di auto-prodursi lo champagne..ottenendolo dal Pignoletto.” (tratto dal racconto di Vittorio, gestore del Bar Igea)
“Nel 1990 circa si chiamava Italico e la direttrice artistica era Moana Pozzi. Le mura erano state comprate da Schicchi, lo aveva comprato per lei..per far lavorare Moana. Poi è diventata famosa e l’Italico si è trasformato in qualcosa di triste. Ma a quei tempi era un luogo elegante. Moana Pozzi veniva a cena qui al mio ristorante tutte le sere. Una donna bellissima e intelligente, un caso raro per quel tipo di ragazze che facevano parte di quell’ambiente. Conoscevo René quando lavoravo all’Hotel Baglioni (nel ’57) e lui gestiva il Mokò, un night che si trovava dove ora c’è il Cinema Ambasciatori (Librerie Coop). Era il primo night di Bologna aperto dopo la guerra! Poi nel ’67 ho aperto il ristorante Immer in via San Giuseppe fino al 1987 e nel ’91 ho aperto il Petroniano ed è stato qui che ho rincontrato René che aveva aperto il Mundo de Noche. Era un night di lusso, ci andavano le coppie, le famiglie, la gente che aveva i soldi. C’era musica e le ragazze ballavano ma non si spogliavano. Pensi che René abitava sopra il locale e ci aveva fatto una piscina dentro casa sua! Dicevano tutti che era omosessuale ma io questa cosa non la so e non mi interessa. Era gentilissimo e mi portava sempre un sacco di gente a cena.” (tratto dal racconto di Modesto Casolari, gestore del ristorante-club Il Petroniano)
Trovate il programma degli spettacoli sul sito:
http://www.teatrinodegliillusi.com/programma