Ancora Putin!

Dopo l’annuncio di Putin del primo vaccino contro il covid-19 prodotto e testato in Russia si è scatenata la campagna di discredito occidentale contro il vaccino prodotto in Russia.
Inizialmente l’annuncio è stato accolto con una certa incredulità ma, in breve, questa si è tradotta in scetticismo sull’efficacia di tale vaccino.
Questo vaccino non è uscito dai laboratori di proprietà di Bill Gates, non viene presentato come obbligatorio, probabilmente sarà innocuo, è stato prodotto da una entità statale russa e non rientra nelle produzioni della Big Pharma, quanto basta per essere in conflitto con i giganteschi interessi delle grandi corporations farmaceutiche.

Normale quindi che parta una campagna mediatica di discredito che cerca di sminuire la scoperta ed il brevetto del vaccino russo. Ne iniziano a dire di tutti i colori.
Tutto parte dagli Stati Uniti ed il primo a “scomunicare” il vaccino russo, si può indovinare, è il dr. Fauci, consulente di Trump e speciaista in malattie infettive.
Dubito che i russi abbiano un vaccino sicuro: cos’ ha detto il capo specialista in malattie infettive degli Stati Uniti il quale ha detto di non credere nel vaccino russo per il virus K.
ll dr. Anthony Fauci, afferma che gli USA potrebbero presentare diverse versioni del loro vaccino contemporaneamente anche la prossima settimana, ma non sono sicuri della loro efficacia e sicurezza e dubitano che la Russia abbia adeguatamente testato il proprio.

Il Ministero della Salute russo ha registrato martedì il primo vaccino al mondo per la prevenzione della nuova infezione da coronavirus COVID-19, sviluppato dal Centro di ricerca per l’elettrochimica N.F. Gamaleya in collaborazione con il Fondo russo per gli investimenti diretti. Si chiamava “Sputnik V”. Il ministro della Salute russo Mikhail Murashko ha annunciato che il vaccino sarà prodotto in due siti: il centro di Gamaleya e lo stabilimento di Binnopharm.

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il vaccino ha superato tutti i test necessari e forma un’immunità stabile.

“Avere un vaccino e provare che un vaccino è sicuro ed efficace sono due cose diverse. Abbiamo una mezza dozzina di vaccini o più, quindi se volessimo correre dei rischi e ferire molte persone, dare loro qualcosa che non aiuta, potremmo iniziare a farlo la prossima settimana se lo volessimo “, ha risposto Fauci alla rivista National Geografic, la Russia ha davvero un vaccino contro il coronavirus? La trasmissione è stata condotta sul sito web della rivista.

“Pertanto, ha proseguito Fauci, spero che i russi siano davvero pienamente convinti che il vaccino sia sicuro ed efficace. Dubito fortemente che l’abbiano fatto “, ha aggiunto il direttore dell’Istituto nazionale statunitense di malattie allergiche e infettive.

https://www.controinformazione.info/parte-la-campagna-di-discredito-contro-il-vaccino-anti-covid-brevettato-dai-russi-bill-gates-furibondo/

Non è successo niente in Siria

Emmanuel Todd (estratto da controinformazione.org)La Russia ha un regime che io chiamo democrazia autoritaria. Putin è eletto. C’è un certo tipo di controllo degli organi di stampa, ma i russi sono informati. Tutti concordano sul fatto che i russi sono favorevoli alla politica di Putin. La Russia è un paese che ha poco più di 140 milioni di abitanti, cioè dieci volte meno del cosiddetto mondo occidentale. È un paese che ha appena trovato un certo tipo di stabilità e sicurezza sociale. Il tasso di suicidi è in caduta. Il tasso di omicidi è in caduta. Un certo tipo di fiducia sociale si è ristabilito in Russia. La vera ragione della popolarità di Putin è semplicemente che dopo la crisi dell’uscita dal comunismo, i russi si sentono meglio. Hanno un futuro. La fertilità è leggermente in risalita, anche se si è un po’ riabbassata. E, è vero, questo paese è tornato alla parità in termini di tecnologie militari. Non c’è dubbio che hanno avuto una rimonta tecnologica. E infatti, la Russia sembra essere l’unica forza al mondo sul piano militare in grado di far fronte, essere forza di equilibrio, contro gli Stati Uniti.

Se pensiamo in termini di equilibrio dei poteri, se rispettiamo la Costituzione degli Stati Uniti, dobbiamo dire che è comunque meglio così! Perché l’idea che un solo paese al mondo sia in grado di fare ciò che vuole, non è un buon concetto da un punto di vista liberale. Anche se non ci piace la Russia, l’esistenza di un polo di stabilità che non ha una reale capacità di espansione – è troppo piccolo in termini di popolazione – dovremmo prenderla per una buona notizia.

Ebbene, in Occidente la Russia, non solo Putin, è un mostro, in più inquadrato rispetto a criteri antropologici e familiari che non dovrebbero avere nulla a che fare con la geopolitica, come lo statuto degli omosessuali o qualcos’altro del genere. C’è una visione estremamente negativa della Russia. Tutti gli interventi russi, tutto ciò che i russi dicono è considerato parola di Satana, bugie, ecc.

La fibrillazione assolutamente incredibile delle grandi democrazie occidentali

E poi noi ci comportiamo come se fossimo normali. Ma la verità è che il mondo più occidentale, le tre democrazie occidentali originarie – Francia, Inghilterra e Stati Uniti, cioè le nazioni che hanno costruito la democrazia – possono essere considerate in uno stato di fibrillazione assolutamente incredibile. È un mondo in crisi. […] La verità è che in queste tre democrazie ci troviamo in una situazione di instabilità e di schizofrenia.

[…] Ho letto i testi di Putin, o di Lavrov (1), oppure che si tratti dei contatti che ho potuto avere di recente all’ambasciata russa, il livello intellettuale dei diplomatici russi e dei dirigenti russi è molto superiore a quello degli occidentali. Non si può capire la situazione se non si vede questa asimmetria. Cioè, un’intervista a Lavrov o una discussione con Orlov, ambasciatore russo a Parigi, sono persone molto superiori a quelle del Quai d’Orsay. Hanno una visione della storia, una visione del mondo, una visione della Russia, una visione dell’equilibrio di forze, una visione di autocontrollo che chiamano professionalità.

[…] Se smetti di leggere Le Monde e di credere a quello che c’è dentro, ti dici: bene, dov’è la razionalità, dov’è l’intelligenza, dov’è l’autocontrollo? E’ questo che è importante.

  • Emmanuel Todd – storico, sociologo, antropologo francese.  Ricercatore presso l’Institut national d’études démographiques (INED) di Parigi. Ha scritto numerosi saggi, tra cui Il crollo finale (1976), in cui ha preconizzato la fine dell’Unione Sovietica, e Dopo l’impero (2003), in cui profetizza la «decomposizione del sistema americano» e la rinascita dell’Europa.
  • Ultime opere: Dopo l’Impero, Ed. Net.  L’Incontro delle Civilità, Ed. Marco Tropea.
  • Fonte: Yetiblog.org
    Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org