Forchettate letali

Riceviamo e pubblichiamo: Commento tecnico-giuridico del Prof. Altieri all’articolo sul “Salvagente” / Glifosate: Dai campi di Sterminio …allo Sterminio dei Campi – BANDIRE L’ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA CHE STA DEVASTANDO LA SALUTE PLANETARIA E L’AMBIENTE
“FORCHETTATE LETALI”…
EVITIAMO LA ROULETTE RUSSA DEI PESTICIDI CON L’AIUTO DELLA
COSTITUZIONE
(commento tecnico-giuridico all’articolo apparso sul “Salvagente”)di Giuseppe Altieri
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La rivista il “Salvagente” rivela residui dell’erbicida Glifosate, al centro di un dibattito scientifico sulla sua tossicità, in una cinquantina di alimenti a base di cereali, definiti “fortunatamente” nei limiti di legge. Secondo i produttori non ci sarebbe “nessun rischio neppure mangiando 200 kg di cibo al giorno”…

In realtà tali affermazioni sono molto pericolose per la salute
pubblica e l’ambiente, diritti tutelati dalla Costituzione Italiana e dal
Principio di Precauzione Europeo, per cui andrebbero perseguite.
Libertà di parola… ma non di falsificazione.

Grano Manitoba, il cosiddetto grano “di forza” (per la pizza e il
pane) come le altre farine di importazione da agricolture che consentono la
“pratica incivile e criminale” di disseccare le coltivazioni con  agenti chimici che uccidono tutto “prima della raccolta”.
Ma non solo grano… cereali, legumi, patate, ecc. tutti sottoposti
all’agente arancio “secca-tutto” che in tal modo avvelena la base
della dieta umana e crea scorretta concorrenza contro le zone agricole a
maggior vocazione per le colture cerealicole e i legumi, ovvero il
Mediterraneo laddove le coltivazioni maturano e si asciugano al Sole.
Grano per la pasta e il pane, orzo per la Birra o granella per il bestiame… tutto al glifosate, dannosissimo per la salute e  distruttore dell’ambiente e dell’humus dei terreni.
CON RESIDUI IN CONTINUO AUMENTO NEGLI ALIMENTI E NELLE ACQUE (DATI  ISPRA) e bio-accumulo nelle catene alimentari, carni e latticini, con “l’Uomo  al vertice del rischio”. Tutto innaturalmente “avvelenato a norma di legge”, visto che tali residui chimici sono consentiti negli alimenti, in quanto i Pesticidi  non sono biodegradabili ed una volta usati persistono per lunghissimi periodi.

ASSISTIAMO DA DECENNI al CONTINUO AUMENTO DELL’USO DI PESTICIDI e AL PARALLELO DRAMMATICO AUMENTO DI MALATTIE DEGENERATIVE (CELIACHIE,  TUMORI, LINFOMI, STERILITA’, SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA, ECC.). Come si possono tranquillizzare gli Italiani dicendo che i residui di Glifosate trovati negli alimenti sono inferiori ai limiti di legge ?

GLI EFFETTI DI TALI SOSTANZE non dipendono dalla loro quantità bensì
dalla diversa sensibilità delle persone, per cui i più deboli  risultano
le prime vittime, insieme agli agricoltori che ne fanno uso ed abuso.
In particolare i bambini rappresentano la categoria a massimo rischio,
dal momento che i cosiddetti limiti, che definirei di vera e propria “in-tolleranza”, sono stabiliti su un corpo di 60 kg di peso, ovvero
un adulto, violando in tal modo sia il principio di precauzione che gli
Art. 32 e 3 della Costituzione, sul diritto alla salute e sull’uguaglianza
e pari dignità dei cittadini di fronte alla legge.

Il glifosate altera l’equilibrio dei microrganismi intestinali,
uccidendone diversi, ed è un probabile cancerogeno secondo lo IARC
(Ist.di ricerca sul cancro di Lione, dell’OMS).
Tale probabilità non dipende dalla sostanza bensì dalle vittime
della contaminazione, più o meno sensibili alla sostanza stessa,
cancerogena.L’Italia, dove si usa oltre il 35% di tutti i pesticidi europei con un livello circa dieci volte maggiore (per ettaro e per abitante)
rispetto ai partners UE, ha raggiunto il record mondiale dei tumori
dell’Infanzia (dati OMS), perdendo almeno 8 anni di aspettativa di vita sana
nell’ultimo decennio (Eurostat).

Ricerche svedesi di molti anni fa correlano il Glifosate
all’incremento del Linfoma Non Hodgkin e per questo motivo la Svezia ha denunciato la commissione europea per non aver applicato il principio di
precauzione, vietando immediatamente tale sostanza da ogni uso.

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