Tamburi lontani

C’è poco da essere ottimisti: partiamo da un nostro articolo di un anno fa in cui Sondaggi riservati sono già stati fatti, fondi sono stati raccolti e una squadra elettorale è stata formata intorno al generale James Mattis, anche se giura con la mano sul cuore di non avere pensato alla carriera politica. Adesso ce lo ritroviamo alla guida del Pentagono e nel consiglio di Sicurezza di Trump.

Le parole di James Mattis, #mattisisms

‘Cane pazzo’ Mattis non si è fatto conoscere solo per le sue imprese di guerra ma anche per delle frasi molto forti che sono state raggruppate online da alcuni veterani di guerra sull’hashtag  #mattisisms, eccone alcune:

  1. “Non perdere il sonno per paura del fallimento. Parola che non riesco nemmeno a scrivere”.
  2. “Uccidere qualcuno non è un evento insignificante. Detto questo, ci sono alcuni str….nel mondo che hanno bisogno di essere fucilati”.
  3. “Vengo in pace, non ho portato l’artiglieria. Ma vi sto supplicando con le lacrime agli occhi, se fate gli str…. con me vi ammazzo tutti”;
  4. “I 20 centimetri più importanti in un campo di battaglia sono quelli che separano le vostre orecchie”;
  5. “Ti sto supplicando, non attaccarci. Perché se lo farai, i sopravvissuti potranno scrivere su ciò che abbiamo fatto qui per i prossimi 10.000 anni”

E mentre l’Italia vende armi a tutto spiano (oltre il 60% delle nostre armi finirà a Paesi fuori da UE e NATO), la Mogherini incontra il ministro degli esteri russo e gli dice che: “nonostante le divergenze, contro il terrorismo bisogna combattere uniti”,   unità alquanto problematica, visto che la UE  sta tenendo bordone a ISIS e Al Qaeda in Siria,  fingendo  che i terroristi siano “opposizione” democratica, mentre la Russia cerca di sconfiggerli.“Mosca riconosca i diritti dei gay in Cecenia”,  ha anche intimato la Mogherini.  Anzi, come ha titolato Repubblica, quello della Alta Rappresentecc ecc. è stato “un monito a Lavrov”.

Potete continuare a ignorarlo o unirvi ai 178 che hanno scaricato la nostra pubblicazione sul tema che trovate nella pagina indicata a fianco e aggiornata ad oggi .

https://www.scribd.com/document/255885678/Venti-Di-Guerra

 

Ex-eurodeputato espulso dall’Europa

tallinEstonia

Anno di adesione all’UE: 2004

Capitale: Tallinn

Superficie: 45 000 km²

Popolazione: 1,3 milioni

Valuta: Membro della zona euro dal 2011 (€)

Spazio Schengen: Membro dello spazio Schengen dal 2007

Estonia

In Estonia per una conferenza dal titolo “La Russia è nemica dell’Europa?”, l’ex eurodeputato è stato fermato in albergo dagli agenti della polizia. Poi gli è stato comunicato che esisteva a suo carico un provvedimento di espulsione firmato dal ministro degli Esteri. Domani avrebbe dovuto spostarsi a Mosca.

Leggi tutto su http://www.repubblica.it/esteri/2014/12/15/news/tallin_arrestato_giulietto_chiesa-102962283/

 

#WWIV

Dice Eugenio Orso in http://pauperclass.myblog.it/2014/08/25/la-complessita-della-quarta-guerra-mondiale-eugenio-orso/

Il primo conflitto è scoppiato nel nord e nell’occidente del mondo, per distruggere i modelli di capitalismo novecenteschi d’importanti nazioni europee, come l’economia mista italiana, il capitalismo “renano” tedesco e l’economia mista francese con elementi di capitalismo “renano”, e imporre al vecchio continente il capitalismo ultraliberista anglosassone con respiro globale. O meglio, per imporre all’Europa un nuovo modo storico di produzione, all’apice del trionfo del capitale sul lavoro (e su gran parte dell’umanità), che possiamo chiamare in sintesi neocapitalismo finanziarizzato.

L’attacco, in atto da un buon ventennio, è diretto contro lo stato sociale, la spesa pubblica (che dovrebbe avere funzione propulsiva nei periodi di crisi), l’intervento statale nell’economia, la protezione delle produzioni nazionali, i diritti dei lavoratori, i livelli di occupazione, i redditi popolari, e in ultimo ma non ultima, la sovranità politica e monetaria degli stati.

Come se questo non bastasse ci complicano la vita con masse di migranti e di mercenari simili alle compagnie di ventura cinquecentesche; per quanto tempo ancora potremo resistere (soprattutto finché ancora ci rifiutiamo di capire lo scenario in cui ci muoviamo)?