Quando non lo facciamo noi lo fa il computer:
Si dice che il diavolo faccia le pentole, ma non i coperchi e così l’avventura Ucraina, una delle cose più idiote che sia inventato il mefistofele dell’imperialismo americano in combutta con i farfarelli europei, sta diventando una farsa a tutti gli effetti, con un Paese in rovina e un comico di professione alla sua guida. Non si potrebbe immaginare niente di più risibile di un presidente come Zelensky, ebreo russo con una sommaria conoscenza dell’ucraino (possiamo immaginarci uno spagnolo che parla italiano o viceversa) il quale governa sostanzialmente con l’appoggio di truppaglia neonazista e si vede costretto ad esaltare i pogrom e le stragi della seconda guerra mondiale che sono divenute il momento fondante della nuova Ucraina. Già questo supera ogni immaginazione e ogni decoro, ma è niente di fronte all’umiliazione subita dal povero presidente di un Paese rovinato, quando Trump ha deciso di rendere pubblica una telefonata con Zelensky riguardo alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il figlio cocainomane di Joe Biden – suo possibile avversario alle elezioni
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2019/10/03/ucraina-tragedia-e-farsa/ del 3 ottobre 2019