Cosi la storia viene ancora una volta uccisa dai “ministeri della verità” che sorgono dentro il mondo dell’identitario ideologico neo liberista, il quale per nascondere se stesso ha lanciato la diversità come oggetto di mercato e nuovo marchio del progressismo depauperato da ogni appartenza di classe e di ceto, in una sorta di finzione dell’uguaglianza su piani generici che ovviamente oblitera il senso di responsabilità anche per ciò che riguarda la barbarie della guerra.
Fateci caso: dopo mesi di battaglie contro Trump il fascista, la distruzione di statue confederate, la balla delle manipolazioni russe sulle elezioni, le polemiche astiose e continue su qualsiasi cosa facesse il neo presidente, quando quest’ultimo è andato all’Onu a fare apertamente il nazista e a minacciare la Corea del Nord di genocidio, non c’è stata alcuna reazione, non si è alzato un fiato, anzi questa manifestazione di estremismo e di imperialismo assoluto deve essere sembrata quasi ovvia alle tante anime belle che ogni giorno, dopo ogni guerra ingiusta e ogni massacro tentano di riverginare gli Usa agli occhi del mondo. Del resto si tratta in gran parte di quell’ “america di sinistra” che avrebbe votato la Clinton la quale a sua volta aveva espresso l’intenzione di “annientare totalmente” l’Iran, quindi non stiamo parlando in un presidente rozzo e al limite della caricatura, di un presidente di destra, ma di…
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Il Segretario di Stato americano Rex Tillerson è stato costretto a riconoscere che Teheran sta rispettando l’accordo. Ma ancora una volta ha martellato i nuovi refrain americani – ora risulta che sia l’atteggiamento dell’Iran a non soddisfare le “aspettative”. Ad un tavolo ristretto, Tillerson, per la prima volta, ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. Almeno l’atmosfera non era esplosiva. “Non ci sono state grida”, ha detto in seguito. “Non ci siamo tirate le scarpe a vicenda. Non era affatto con un tono arrabbiato. ” Il capo della politica estera dell’UE Federica Mogherini – non esattamente la stella più luminosa della stanza – era costretta a sottolineare che non c’era dubbio che l’accordo venisse rispettato. Ha addirittura avvertito, “tutti gli Stati membri sono considerati vincolati alla sua attuazione. La comunità internazionale non può permettersi di smantellare un accordo cui si sta lavorando e producendo risultati”. La Russia e la Cina non smantelleranno l’accordo – e questa è la finale. E anche i membri dell’Unione europea del P5 + 1 – Francia, Regno Unito e Germania – si adegueranno, come ha confermato Mogherini. Ormai anche gli orsi arruffati sul fondersi dei ghiacciai artici sanno che il presidente Trump ha aggiunto una sceneggiata, avendo annunciato di aver “deciso”. Nessuno sa cosa ha deciso, nemmeno Tillerson. Eppure, anche il comandante del Comando Strategico degli Stati Uniti, il generale John Hyten, ha ammesso: “i fatti sono che l’Iran sta operando sulla base gli accordi che abbiamo sottoscritto con la JCPOA”. Quello che è accaduto è che l’Amministrazione Trump ha cambiato la narrazione da quello che era un accordo tecnico e nucleare a quello che dovrebbe comprendere l’attuazione geopolitica iraniana in Siria, in Iraq e Yemen, nonché il suo programma missilistico e le operazioni di cyber atacchi – tutte questioni che Mogherini stessa sottolineava erano “al di fuori del campo di applicazione” del JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action)
https://www.controinformazione.info/lisolamento-brutale-trump-e-larte-di-imbrogliare-sullaccordo-con-liran/