Fonte: La Stampa
È necessario arrivare ad un punto di rottura perché la rottura si realizzi. Dall’inizio della pandemia i popoli di tutto il mondo sono scesi in piazza innumerevoli volte. Gli italiani sembravano sedati da una sorta di ipnosi. Con il green pass il miracolo si è compiuto: le piazze italiane si sono riempite. Ed è interessante notare che in piazza a contestare c’erano non solo i no-vax, ma anche i vaccinati, che, per motivi di principio, protestano per tutelare le libertà costituzionali.
Lo stesso concetto è ribadito da Cacciari nell’articolo di ieri: io mi sono vaccinato, ma la democrazia è libertà di scelta e questa libertà di scelta va difesa. Nel contesto del generale risveglio si pone il pezzo firmato congiuntamente da Cacciari e di Agamben che, bisogna dargliene atto, è stato l’unico ad intervenire dai primi giorni della pandemia con i suoi interventi quotidiani su Quodlibet. Purtroppo la sua voce è stata isolata ed ascoltata solo da minoranze. Per attirare l’attenzione di un numero sufficiente di persone, bisognava esagerare. Ed si è esagerato.
La somministrazione dei vaccini è stata affidata all’esercito per sottolineare il clima di emergenza, di protezione civile in cui ci troviamo. Ma per chi ha la mia età l’idea di una scelta sanitaria imposta dall’esercito ha qualcosa di inquietante come inquietanti suonano le minacce di mandare l’esercito porta a porta a «stanare» i non vaccinati. Analogamente, per quelli della mia generazione, la morte di De Donno evoca il fantasma di Pinelli. Per la mia professione nella comunicazione il primo problema che ha attirato la mia attenzione è stato da subito la mancanza di alternativa imposta al discorso pandemico.
Fin qui Carlo Freccero su La Stampa
L’alternativa ovviamente sono le cure (domiciliari o no) che sono state escluse a priori volontariamente per arrivare a questo punto…
Viceversa, le cure per il Covid sono state trattate con estrema circospezione, sottoposte a lenti controlli e spesso dipinte dai media alla stregua di superstiziosi scongiuri, laddove i risultati erano invece molto buoni e i rischi piuttosto bassi. Non risulta che i governi si siano impegnati perché i malati ricevessero le cure quanto si stanno invece applicando perché i sani ricevano i vaccini, anzi: siamo arrivati al punto in cui la libertà di coscienza dev’essere sacrificata al green pass…
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/terapie-anti-covid-disponibili-a-ottobre-una-coincidenza-la-stretta-sul-lasciapassare