Naturalmente il ministro, è solo un ciarlatano di secondo piano che dipende da altri e più importanti imbonitori e dunque ripete formule mandate a memoria nonostante la loro palese assurdità: ma si sa siamo di fronte alla “scienza” e dobbiamo perciò piegare la testa anche se ti stanno vendendo la luna nel pozzo. Del resto Horowitz ha anche fatto partire la vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni che niente avrebbero da temere dal Covid, come del resto la stragrande maggioranza della popolazione generale, mentre qualcosa l’hanno da temere dai vaccini, tanto che in Usa è stata approvata quasi in silenzio una variante per i preparati destinati ai bambini contenente trometamina una sostanza che dovrebbe ridurre il rischio di infarti legati alle vaccinazioni. Questo accade dopo che si è constata l’evidenza che molti giovani sono morti di miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco) o pericardite (infiammazione del pericardio) in relazione alle vaccinazioni mRna; una strage tutt’altro che inventata, ma che viene soltanto nascosta. Ovviamente la quantità di questo farmaco inserita nelle dosi di vaccino non è tale da evitare guai seri, ma serve solo a nascondere temporaneamente o rendere più lievi le reazioni avverse in maniera da ritardare la diffusione delle voci di una pericolosità di questi preparati spacciati per vaccini. Ma Horowitz non è affatto preoccupato per questo si allarma invece perché solo il 44 percento dei genitori in questa fascia di età desideri vaccinare i propri figli, mentre appena il 4 per cento ha fissato un appuntamento per l’iniezione.