se non fossimo, realmente , al bordo dell’Armagheddon , si potrebbe parlare all’italiana di situazione grave ma non seria. La Russia pone il veto all’ONU su una nuova inchiesta sull’uso di armi chimiche in Siria, ma nello stesso chiama l’Organizzazione Internazionale contro l’Uso delle Armi Chimiche ad intervenire e controllare se vi sia stato un uso di armi chimiche a Douma.
Il Consiglio di Sicurezza è allo stallo, che viene preso come pretesto per un intervento spinto, in questo caso, da Macron e da Trump, due leader in profonda crisi interna: il primo è bloccato da una politica assurda che gli ha messo contro mezzo paese, con scioperi e contestazione, tanto dal cercare un tardivo appoggio da parte dei vescovi , mentre il secondo è ricattabile, con la FBI che ha perquisito l’ufficio del suo avvocato, atto normalmente vietato.
I segnali sono di un attacco entro le prossime 72 ore. Queste indicazioni provengono dagli avvertimenti al traffico areo da parte del controllo di volo europeo.
Pensate stia esagerando ? Vi propongo alcune frasi tratte da warintel.org, che sta seguendo in diretta la crisi in corso.
Russian Defense Ministry public advisory council member Igor Korotchenko: „Trump has to understand that we’re going to be talking about the possibility of nuclear escalation if we have a collision of the U.S. and Russian militaries”
Il consigliere del ministro della difesa russo Igor Korotchenko: “Trump deve capire che discuteremo la possibilità di una escalation nucleare se ci sarà uno scontro fra militari russi e USA”
A U.S. military official indicated that in the event of Iranian missile strikes against Israel, „we will have fighting forces moving within 72 hours”.
Una fonte militare ufficiale USA ha affermato che nel caso di un attacco missilistico iraniana contro Israle “Avremo forze combattenti nell’area in 72 ore”.
Naturalmente igas sono stati utilizzati “A Priori”. Siamo adl un nuovo 2003, o ad un nuovo 2011 in Libia.
Ieri l’inviato speciale in Siria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’italiano Staffan de Mistura, ha detto che “Per la prima volta nella mia carriera vedo una seria minaccia alla sicurezza mondiale”, affermando che bisogna trovare una via per la descalation.
Dove stiamo andando, che cosa sta facendo l’occidente ?
Tornando alle nostre piccole cose nazionali, forse la “Commissione speciale” del parlamento dovrebbe occuparsi anche di queste cose, per starne fuori o, al limite, mediare.
https://scenarieconomici.it/il-mondo-sullorlo-del-baratro-e-macron-vuol-fare-un-passo-avanti/
“Oggi, il segretariato tecnico dell’OPCW (“Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons”), ha chiesto alla Repubblica araba siriana di prendere le misure necessarie per tale dispiegamento. Questo è coinciso con una richiesta della Repubblica araba siriana e della Federazione russa di indagare sulle accuse di uso di armi chimiche a Douma. Il team si sta preparando a schierarsi per una ispezione in Siria tra breve “, ha riferito l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) in una dichiarazione di martedì. Non sono stati rilasciati ulteriori dettagli. L’annuncio dell’OPCW arrivò poche ore dopo che il governo siriano aveva invitato ufficialmente l’Organizzazione a indagare sull’attacco di Douma. Nota: Strano però che dagli USA non sia arrivata alcuna richiesta di verifica a questo che risulta essere l’ente internazionale preposto ai controlli sulle armi chimiche. Fonte: Al Masdar News Traduzione e sintesi: Luciano Lago
https://www.controinformazione.info/aerei-da-guerra-statunitensi-volano-vicino-alla-base-aerea-russa-in-siria/
di Inessa Sinchougova La Gran Bretagna ha preparato le sue truppe sull’isola di Cipro per un bombardamento coordinato dei paesi occidentali contro la Siria. Il quotidiano turco Yeni Safak afferma che il colpo sarà inflitto dalle truppe degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e della Francia entro le prossime 24 ore. Secondo le fonti, in Siria sono stati identificati 22 obiettivi, che saranno distrutti dall’aviazione occidentale: si tratta di strutture a Damasco, Homs, Tartus, Hama, Deir ez Zor e Rakka. In particolare, si prevede di colpire l’area della base militare russa a Tartus. Fonti Militari L’aereo Spia Statunitense Raccoglie Dati In Siria, Attacco Atteso In Pochi Giorni Il Poseidon della US Navy P-8A, che è un aereo da ricognizione in grado di penetrare in profondità nel territorio nemico sta effettuando un volo di più ore vicino alla costa della Siria, dove si trovano la base aerea russa Khmeimim e la base logistica navale del porto di Tartus. L’aereo spia con il numero di bordo 168439 è volato dalla base aerea di Sigonella, ubicata sull’isola italiana della Sicilia, ed è ora ad un’altitudine di 8.000 metri, volando in circolo su una distanza di 40 chilometri dalla base aerea di Khmeimim e dalla base della Marina russa di Tartus. https://i0.wp.com/www.controinformazione.info/wp-content/uploads/2018/04/Aerei-USA-vicino-base-russa.jpg